SPOSI IN SLEALTA’ CON LE ORIGINI
SPOSI IN SLEALTA’ CON LE ORIGINI
L. chiede come obiettivo di essere radicata e riconosciuta dalla sua famiglia.
La mia cliente sente che non solo non si sente riconosciuta dalla famiglia ma lei stessa non si riconosce nella sua vita, si sente sempre senza radici e nonostante possa cambiare luoghi non si sente mai a casa sua e questo la spinge costantemente a viaggiare.
Attraverso lo studio del genosociogramma di L. osserviamo multiple sindromi dell’anniversario.
Come spiega Anne Ancelin Schutzenberger, La sindrome degli antenati pag.73
“La sindrome di anniversario è la ripetizione, su più generazioni, di un evento famigliare passato di solito traumatico, conosciuto a volte dimenticato, o inconscio, che si presenta nei discendenti come data di nascita o morte o concepimento.”
Il genogramma o genosociogramma, di Murray Bowen, è una rappresentazione grafica dell’albero genealogico commentato, uno strumento che permette di studiare la storia della famiglia, in psicogenealogia, risalendo almeno fino a tre generazioni. Si segnalano inoltre, attraverso una specifica simbologia, le relazioni affettive, le date di nascita, concepimento e di morte, matrimoni o eventi traumatici.
I quadrati sono i maschi.
I cerchi sono le femmine.
Nelle ricerche familiari di L., risalendo alle sindromi di anniversario, arriviamo fino ai trisavoli di linea paterna entrambe in sindrome, morti a distanza di sei anni, l’uno dall’altro, lo stesso giorno della nascita di L.
Le sindromi di anniversario sono un segnale nel campo famigliare che indicano la direzione, indicano, come una cartina tornasole, ciò che deve essere osservato e riconosciuto affinché non si ripeta il trauma delle origini. Nel caso di L. recuperare il cognome del trisnonno ha permesso di avere un indizio sulle origini ebraiche nascoste e dimenticate.
IpotesiEmergono diverse ipotesi:
1) i trisavoli si sposano con rito cattolico, molti anni prima del concordato del 1929 e delle leggi raziali del’38, fa presupporre quindi ad un allontanamento dalla famiglia di origine ebraica; Per esclusione da parte della stessa famiglia?
2) oppure per decisione presa per poter sposare la propria amata di famiglia cattolica?
Dopo la costellazione individuale raccogliamo tutte le ipotesi e osserviamo cosa accade nel campo, questa la storia che si svela.
La storia delle origini
Il trisavolo di L. aveva un cognome di origine ebraica, faceva parte di una famiglia molto a contatto con la natura e la terra e questo legame era molto profondo anche rispetto alla religione di origine. Un rampollo, un ragazzo forte pronto per innamorarsi e sposarsi e a crearsi una famiglia tutta sua nel rispetto di ciò che fin da bambino gli era stato insegnato.
Il destino però volle fargli incontrare una donna meravigliosa, molto dolce e gentile, qualità che lui aveva sempre sperato di trovare e se innamorò perdutamente. L’unica cosa che avrebbe potuto essere di ostacolo: la religione. La sua amata era di famiglia cattolica con tradizioni e riti cattolici molto solidi.
Si incontrarono per molti mesi, condividendo momenti di cuore e di unione mai provati, come se fossero un’unica Anima. Il sentimento da parte di entrambe cresceva sempre di più, fino a che un giorno, guardandosi profondamente negli occhi si svelarono il loro più grande desiderio: sposarsi ed avere dei bambini e avere una casa su una loro terra da coltivare.
Sapevano tuttavia che tutto ciò avrebbe arrecato un grande dolore ad entrambe le loro famiglie. Quale rito? Quale famiglia avrebbero dovuto sacrificare? Quale religione? Quale Dio avrebbero dunque dovuto disonorare?
La decisione fu presa da lui, in visione di un supporto femminile famigliare nello stato della gravidanza della futura moglie e dell’aiuto che avrebbero ricevuto con i bambini, scelse di allontanarsi dalla sua famiglia di origini ebraiche, lasciando una parte di vita nel più grande dolore.
La famiglia ebraica lo escluse dicendogli: “Solo se sarai in punto di morte potrai ritornare!!!!”.
Cosa che non avvenne mai, i due ragazzi ebbero una vita gioiosa con tanti figli.
Il velo della tristezza e malinconia per i propri cari a volte tornava ma i tempi erano duri e il lavoro e i carichi famigliari non gli permettevano di crogiolarsi nelle ferite d’ingiustizia.
La slealtà famigliare
La separazione dalle origini è considerata una slealtà alle leggi della famiglia come ci insegna Ivan Boszormenyi-Nagi ed è un debito di cui L. è portatrice, impedendole inconsciamente di poter avere un suo compagno e una sua discendenza, trovare quindi le sue radici e il suo riconoscimento.
“Se i miei avi di origini ebraiche non hanno dato il consenso per un unione fuori dalla religione di origine, nessuno potrà sposarsi e avere discendenza”: questo il segnale inconscio famigliare.
Ordini dell’amore
Bert Hellingher: L’evoluzione delle Costellazioni Familiari-Gli Ordini dell’Amore prima parte: pag.1: “Lo stesso diritto di appartenenza: Il primo e fondamentale ordine dell’amore è il seguente: Tutti coloro che fanno parte della nostra famiglia hanno lo stesso diritto di appartenenza…Un altro esempio di negazione del diritto di appartenenza è quando un membro della famiglia viene escluso, perché ci si vergogna. Come…qualcuno che abbraccia un’altra fede o che si rende colpevole di qualcosa.”
L. oggi dopo il lavoro svolto, in supervisione con Maura Saita Ravizza, finalmente, attraverso la costellazione individuale e attraverso alcuni atti simbolici per onorare le origini ebraiche, si è ricongiunta ai suoi antenati, non giudicandoli e comprendendo ciò che è avvenuto in passato, ha sentito nel corpo crescere le sue radici e il dolore trasformarsi nelle sue cellule e nella sua linfa, come forza rinnovatrice, dove le ferite del passato sono state uno strumento, un insegnamento di vita per tutti.
Ultimamente, per un viaggio di lavoro, per una serie di sincronicità si è ritrovata ad andare in sinagoga a Roma, scoprendo che in passato, ancora prima della Shoah, gli ebrei venivano costretti a cambiare nome e cognome, attraverso il battesimo ed obbligati a seguire la religione cattolica. Questi ultimi acquisivano cognomi che contenevano il nome di Dio o riferimenti biblici cattolici, come la trisavola di L.
C’è quindi anche da chiedersi come ipotesi:
-la trisavola di L. era ebrea e costretta a convertirsi? E per questo non accettata dalla famiglia del trisavolo perché loro invece non si erano piegati al controllo, rimanendo fermi e saldi alla religione ebraica?
Lo scopriremo andando avanti nella ricerca……
Alessandra Guenzani