Lealtà familiare, Identificazione Primaria e Ritiro delle Proiezioni
“O caro Pan, e voi altri déi che siete in questo luogo, concedetemi di diventare bello di dentro, e che tutte le cose che ho di fuori siano in accordo con quelle che ho dentro.” SOCRATE
Lealtà familiare, Identificazione Primaria e Ritiro delle Proiezioni
L’inconscio si manifesta attraverso gli eventi.
Gli eventi che ci “capitano” nella nostra vita, riflettono un disegno inconscio.
Aver incontrato quella persona, aver scelto quella strada, “le cose di fuori” come le chiama Socrate.
Per questo sono così importanti la presenza, le prese di coscienza, il contatto col proprio istinto per poter scegliere la strada verso la vita, la gioia, la crescita.
Ma a volte non basta.
Non sempre gli eventi e le scelte che facciamo ci portano all’espressione della vitalità, come Natura, forse, vorrebbe che fosse. Non sempre andiamo verso la vita, la bellezza, l’abbondanza.
A volte compiamo degli autosabotaggi, andando verso la morte di un progetto, di un’azienda, di una relazione, di una parte di noi stessi, della propria autentica identità o nel peggiore del casi, della propria persona. Sembrerebbe questa una forza contro-natura, che non segue la legge della sopravvivenza della specie.
Una possibile ipotesi delle innumerevoli forme di auto-sabotaggio è la lealtà familiare.
Lealtà familiare
Per amore degli antenati, scegliamo una strada che imita (o, all’opposto, compensa) i familiari e i loro fallimenti. Ci accordiamo con chi è stato escluso, con chi è stato povero, con chi non ha vissuto l’amore, con chi non ce l’ha fatta.
Per sentirci appartenenti al nostro sistema, rinunciamo al benessere, alla felicità, alla crescita.
“Io come te”, è la frase inconscia che può indirizzare una vita.
Il percorso di indagine sull’albero genealogico aiuta a svelare le possibili identificazioni inconsce che limitano il nostro benessere e a dis-identificarsi.
Queste “imitazioni” oppure “reazioni” opposte, che sono l’altra faccia della stessa medaglia del legame, possono avvenire anche se non conosciamo coscientemente la storia di questo e quella antenato/a.
Spesso, quando la storia e la sua narrazione vengono alla luce, si riesce ad attuare una disidentificazione, un “ritiro delle proiezioni”.
Per la teoria sistemica noi non siamo individui separati, ma facciamo parte di un sistema.
Del sistema famiglia ereditiamo tesori e tranelli, traumi e slanci vitali.
Abbiamo un inconscio personale, ma anche uno familiare, uno collettivo.
Inoltre, la psicanalisi individua un livello psichico sociale-arcaico, pre-inviduale, un’area psichica di identificazione primaria dove sparisce la personalità cosciente per identificarsi con l’Altro con cui si ha un legame affettivo, con le conseguenti proiezioni.
E’ un livello psichico di in-distinzione tra soggetti, un’area identificatoria primaria dove l’individuo è contagiato mentalmente da uno o più altri soggetti, e dove il singolo non si individualizza, non è costituito né il suo Io, né l’oggetto.
Scrive Freud: “L’identificazione è la forma più primitiva ed originaria del legame emotivo”.
E qui ci avviciniamo ad una delle cause e funzionalità dell’identificazione.
Trovo che l’“identificazione primaria” sia legata al concetto di lealtà familiare di cui parla Ivan Bozomeny-Nagy, e che questa abbia, tra le altre, la medesima funzione.
Qual’è questa funzione?
La lealtà familiare è una forza che unisce il sistema famiglia.
Permette la sopravvivenza del singolo perché “protetto” dal suo gruppo di appartenenza.
Ci spinge a rispettare le sue leggi invisibili, per appartenere ad un sistema e mantenerlo intatto.
La lealtà familiare regola le leggi di comportamento della famiglia , della società con l’obiettivo di salvaguardare la sopravvivenza della famiglia, del gruppo e della specie.
Ha anche uno scopo educativo: si impara imitando.
Ma crescere ed “individuarsi” implica, in genere, una trasgressione del sistema, che però va a beneficio dell’individuazione e della nascita di una nuova famiglia.
Una “trasgressione” al sistema può avere effetti più positivi che una lealtà al sistema: la presa di responsabilità del singolo crescendo evolve il sistema e lo porta ad un nuovo equilibrio.
Più il sistema è flessibile, maggiore è la possibilità dei componenti di essere autentici; più il sistema è rigido più i singoli sono vincolati dalle sue leggi, ripetizioni, miti, regole di comportamento; e sono quindi “meno individui” e “più gruppo”.
La presa di coscienza delle lealtà familiari della nostra famiglia e di una identificazione inconscia permette di poter vedere le lealtà inconsce, con le proprie esigenze, e mettere in atto trasgressioni “sane” a favore di una maggiore congruenza tra il proprio Es e il proprio Io.
Il “ritiro delle proiezioni”, fondamentale per la psicanalisi e le psicoterapie, è un tema centrale anche in psicogenealogia.
Giulia Perelli