La Sindrome del Gisant: la forza dei lutti non elaborati che giunge fino a noi

La Sindrome del Gisant: la forza dei lutti non elaborati che giunge fino a noi

Scultura funeraria ( Gisant) Foto di Beth MacDonald UK (UnSplash)

Lutto: La ricerca di senso

Questo articolo parla di lutto, e lo fa affrontando quella che è la più grande paura dell’uomo, quella della morte.

La morte e la vita sono  presenti in ogni elemento in natura, l’una dipende dall’altra; lo vediamo ad esempio nella trasformazione di bruco in farfalla o con l’avvicendarsi delle stagioni.
E ‘questo movimento di darsi ( morire) continuo della natura che permette la vita (nascere).

L’uomo, che sente dentro di se una “scintilla divina”  ha da sempre cercato di dare un senso all’esperienza della morte, ma spesso di fronte alla morte dei propri cari si ritrova incapace di ritrovarlo.

 

Il Lutto in Psicogenealogia

 

In Psicogenealogia l’elaborazione del lutto di un proprio  caro è un tema che è molto presente, essendo una delle esperienze più dolorose che l’essere umano è chiamato a vivere.

In particolare il dott. Salomon Sellam attraverso lo studio di numerosi casi di pazienti ha riscontrato un particolare di lutto che viene tramandato ad bambino di sostituzione che riporta in vita  un antenato dopo  generazioni  successive.

Affinchè ciò avvenga è necessario che  vi sia un lutto inconsolabile, una morte tragica che è stata uno choc per tutto il sistema familiare.

Il dott. Sellam inserisce questa  particolare categoria di lutti , tra quelli collegati a decessi in giovane età perlopiù bambini, adolescenti, giovani adulti e in alcuni casi anche adulti maturi,  o tutti quelli definiti Inammissibili, Ingiustificati e ingiustificabili. Questi lutti saranno inseriti in una memoria transgenerazionale e portati a qualcuno della genia.

La Sindrome del Gisant, così come viene chiamato questo particolare tipo di lutto, trae il nome dalle sculture funerarie dell’arte cristiana raffiguranti personaggi sdraiati supini e proprio per la somiglianza con l’aspetto transgenerazionale vengono utilizzati per rappresentare un particolare tipo di sindrome.

Il compito transgenerazionale  dell’antenato defunto, secondo questa sindrome, verrà  quindi affidato ad un bambino o bambina che nascerà in epoca successiva .

La persona che si assumerà il compito (il Gisant) in qualche modo si caricherà di una missione che non le permetterà di vivere la propria esistenza .

Diventando portatrice di un lutto non elaborato, riporterà in vita il defunto e  quindi il lutto bloccato che non è stato possibile elaborare da parte di chi l’ha vissuto.

 

I Tre Libri della nostra vita

 

Altro aspetto importante degli studi in campo transgenerazionale e che può spiegare tutte le ripetizioni che avvengono nell’albero genealogico, quindi anche la nascita di un Gisant,  sono i tre libri della nostra vita.

Il primo libro è quello relativo alla storia transgenerazionale della nostra famiglia dove si configura l’aspetto conscio e inconscio del clan e che il dott. Sellam definisce Memorie Familiari invisibili.

Il secondo libro è il libro del Progetto Senso; queste pagine sono state scritte prima che venissimo al mondo a partire dalla data del nostro concepimento fino al primo anno di vita .

In questo libro sono scritte tutte le aspettative sul nascituro e il clima familiare ed anche gli eventi legati alla nascita o ai membri del clan più vicini al nascituro. Il progetto senso ci accompagna tutta la vita ed in qualche modo deve divenire consapevole in quanto è il nostro mandato per il mondo.

In questa fase di vita è come se i messaggi transgenerazionali vengano passati al livello del cervello del nascituro. Spesso anche un mestiere che si pensa sia stato scelto consapevolmente può racchiudere una riparazione per l’albero genealogico.

Il terzo libro è quello della nostra vita terrestre, il giornale della nostra vita terrestre focalizzato principalmente sugli eventi e i risentiti sopravvenuti dalla nostra nascita ad oggi.

L’elaborazione dei nostri lutti quindi è un atto dovuto e importante da compiere per noi stessi in primis ma anche per i nostri discendenti affinché siano liberi di seguire la missione della loro anima.

 

Biografia:
Salomon Sellam La sindrome del giacente

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